La storia dell’antico borgo di Consonno, in comune di Olginate (Provincia di Lecco), è di quelle su cui si potrebbe realizzare un film. La voglia di creare qualcosa di unico per i tempi sull’onda del boom economico dei ruggenti anni Sessanta portarono un imprenditore del settore Immobiliare di allora il “Grande Ufficiale Mario Bagno – Conte di Valle dell’Olmo” all’acquisto in un colpo solo dell’intero tenimento di Consonno, un piccolo e tipico borgo brianzolo sul Monte di Brianza. Tutto il borgo venne demolito per realizzarvi una “città dei divertimenti”, nell’idea del fondatore potremmo definirla una sorta di “Las Vegas” della Brianza. Purtroppo per varie vicissitudini non è mai arrivata a compimento ed ora si trovano solo i resti di quello che un tempo voleva essere un “centro divertimenti brianzolo”.

Racconto dello shooting

Il viaggio a Consonno inizia salendo da Oggiono attraverso una strada piuttosto tortuosa avvolta da  una fitta vegetazione. A un certo punto si giunge a  una stanga di chiusura posta nel bosco che ci fa pensare di aver sbagliato strada, ma in realtà è la delimitazione del’accesso alle macchine. Camminiamo quindi per circa 15 minuti attrarverso la strada con il dubbio di esser sulla strada sbagliata, ma a un certo punto scorgiamo il “Minareto di Consonno”. 

A questo punto cominciamo a scendere e ci appare la parte più importante della struttura in quella che doveva essere ai tempi tutta la sua maestosità, malgrado i segni dei tempi possiamo osservare quanto nell’idea dell’immobiliarista.

Arrivati nella città fantasma possiamo intravedere i dettagli dei fregi dell’edificio che doveva mostrarsi nel suo totale splendore negli anni 60.

Attorno al minareto di Consonno troviamo ancora una chiesetta e un fabbricato.

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